venerdì 14 dicembre 2012
Qui al nord- pensieri meridionali
Gli scossoni politici nazionali si ripercuotono anche qui in questo piccolo e profondo nord, lo vedo nelle ribellioni degli amministratori ai diktat dei partiti da sempre dominanti, lo vedo nella pancia di chi ha sempre votato berlusconi.
Quella pancia sembra vomitare la creatura da cui è stata plagiata e di cui si è nutrita per anni.
Non so se B. sia caduto sulla morale etica e fortemente cattolica di questo territorio, ma non c'è più spazio, almeno a parole,per una riviviscenza di una presenza così scomoda.
Sicuramente Renzi ha riempito per molti quella presenza.
Ma la delusione di un cambiamento, dopo la vittoria di Bersy, si intravede in molti dei loro volti, in molti di coloro che hanno una storia molto vicina a quella socialista, e questi ripudiati si sono buttati a capofitto su una nuova vecchia astronave.
Mentre le piccolissime realtà soffrono le difficoltà dei tagli, oppure si destreggiano ampiamente con l'autonomia finanziaria, tra Imu, Tares, e fondi frontalieri( le rimesse dei lavoratori italiani in Svizzera) o mediante Sindaci che in prima linea cercano di governare al meglio il proprio territorio.
Dall'altro, sempre qui, in Lombardia c'è un ritorno al passato: tangenti e n'drangheta che hanno gloriosamente determinato la caduta dell'altro imperatore.
La morale così sembra scomparire per favorire quell'interesse familistico e personalistico che ancora una volta non ha confini.
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