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mercoledì 10 novembre 2010

generazione sud


Strane coincidenze accadono in Italia: il 150° anniversario dell’Unità cade quasi in contemporanea alla tanto acclamata riforma  federalista.
Ma siamo così convinti che questi due fenomeni siano così distanti? Dalle ultime letture revisioniste, storiche (vedi Pino Aprile, I terroni, Piemme 2010), si intravede e si scorge un diverso Sud. La stessa questione meridionale è letta in maniera differente. In estrema sintesi: non saremmo dei terroni incapaci, ma saremmo stati, in realtà, depredati della nostra storia, della nostra cultura, arte e soprattutto ricchezza.
Il rifiorire dell’orgoglio borbonico serpeggia nel web e su youtube. Lungi dal nostro pensiero acclamare le monarchie: saremo sempre di spirito mazziniano; tuttavia, la questione meridionale ed il brigantaggio, nella più nobile visione, sembrano più che mai attuali.
Rimbombano, nella mente, le parole che nel film di Pasquale Squitieri - film che non si trova se non su youtube - un contadino dice: ”o briganti o migranti”.
Oggi, il brigante, in questo sud, è chi resta e combatte, come il sindaco di Camigliano, che afferma e riconquista la dignità di una funzione amministrativa, ovvero la gestione comunale della tariffa dell’immondizia, a scapito dello scioglimento in poco tempo della sua giunta.
Per fortuna, il sud è ancora pieno di briganti come lui, di gente che ogni giorno con dignità e idealismo continua a vivere, a combattere per un posto di lavoro in fabbrica, per un posto pulito nel Matese, per una scuola pubblica.
Invero, non possiamo permetterci di non indagare a fondo: la crisi economica ci ha dissanguato, il sistema ci garantisce sì il piatto quotidiano, ma questo solo per non innescare delle vere rivolte.
La gestione unitaria della comunicazione appiattisce le discussioni, gli incontri e le possibilità di vedere altro oltre quello schermo. Ovviamente, l’appello non è alla rivolta, ma alla costruzione di una rete solidale di comunicazione, di lavorio mentale e pratico.
Lo spirito coloniale che investe gran parte delle potenze europee appartiene anche al Nord: prima ci hanno conquistato e poi schifati.
Oggi, come ieri, la precarietà e l’impossibilità di un lavoro costringono i giovani ad emigrare, ma la repulsione verso questa terra che li ha abbandonati, il senso di disagio per non essere riusciti dove altri forse con l’inganno ce l’hanno fatta, forse (e solo forse) li spinge a votare per la Lega Nord (quanti di voi conoscono sudici che votano Lega Nord?).
Se lo spirito romantico che ha animato la costruzione dello stato unitario è stato distrutto dalla conquista e dalla depredazione dei nostri territori, dal federalismo che cosa ci si può attendere?
Se nell’ottocento forse c’era qualche garibaldino ben animato, oggi è noto che il federalismo rischia di essere una spartizione economica di tasse e di qualche bene storico-artistico. Peraltro, una spartizione nient’affatto equa, perché se sei ricco rimani tale, altrimenti sei fuori.
Prendiamo l’esempio di un comune in dissesto,  situazione che si verifica prevalentemente nel sud: il comune dovrà far fronte ai creditori con beni propri o altrimenti, nella peggiore delle ipotesi, non sarà più in grado di erogare i servizi minimi indispensabili (come, ad es., quelli legati alla scuola). Tali servizi, quindi, essenziali per i cittadini non potranno essere più garantiti nella giusta (equa) misura su tutto il territorio nazionale e a tutti cittadini.
Con la gestione locale delle risorse, Il federalismo ,per come è concepito, intacca precipuamente la parte prima della Costituzione ed in particolare il tanto decantato art. 3 Cost..
Siamo capaci di raccogliere il senso del passato e di comprendere quale danno sia stato per il Sud la sua conquista da parte dell’esercito piemontese, ma chissà se siamo veramente in grado di capire cosa accadrà quando il federalismo diventerà operativo.
Forse ancora una volta, lontani dalla nostra amata e deturpata terra, sentiremo quella canzone di Bennato che ci porterà di nuovo il Sud nel cuore.
                                                                                                                       

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