giovedì 12 maggio 2011
Quando non si tratta di demoni
Spesso siamo accusati di demonizzare l’avversario, di porci sopra un piedistallo e fare proclami sulla nostra purezza.
Non si tratta di purezza, né di proclami, né di demoni, si tratta di come vorremmo e potremmo sentirci partecipi del cambiamento.
Il cambiamento nel nostro Matese, sta nel sapere da che parte stare sempre anche quando si perde, sta nel sapere che fare la battaglie contro i mulini al vento, non significa essere solo dei personaggi di Cervantes, ma si tratta di poter insistere su quei sogni per poter dare un contributo diverso ad un territorio, ad una periferia della provincia di Caserta che è dilaniata dalla disoccupazione giovanile e dall’emigrazione.
Il baratto politico, gli scambi sono spesso fagocitati da questo perbenismo italiano come qualcosa di normale, ci vorremmo invece battere per la correttezza dell’agire politico, per un’attenzione ecosostenibile, per un’attenzione alla creatività, per un interesse collettivo dei problemi.
Vorremmo camminare sui mezzi pubblici e pagare anche il ticket sapendo a che ora c’è e quando passa il mezzo, così anche il turista saprà apprezzare le nostre bellezze.
Vorremmo camminare nei luoghi di cultura e nei boschi e farli apprezzare, vorremmo costruire una rete di rapporti, di crescita, una rete di possibilità, una rete per i giovani.
Vorremmo mettere in moto le idee sulle spalle di chi sa che il futuro è possibilista per il nostro territorio e non è decadente.
Proprio con questa premessa voglio anche ribadire che Sel in questo territorio matesino e in queste amministrative, dove è presente naturalmente, si batte per la discontinuità politica e non accetta alcun accostamento o vicinanza rispetto a personaggi di caratura politica nazionale (che non sono demoni), ma sono lontani e in completa disarmonia rispetto alle idee, ai sogni che Sel ha in questo territorio.
La politica pseudo-cosentiniana non ci appartiene, non la condividiamo e non possono essere avanzati sospetti di vicinanza con quest'ultima da testate giornalistiche o simili, e lasciatemelo dire spesso voci non sempre così obiettive, piuttosto dicerie avanzate per scompigliare il già abbastanza intricato ring politico amministrativo..
Per chi si sente di Sel, per chi vuole costruire, per chi vuole impegnarsi, per chi ancora ci crede non può e non deve lasciar passare.
Non credo nei demoni, ma credo nelle differenze: che ci sono!
Antonietta Fortini- Comitato politico nazionale Sel
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