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giovedì 17 marzo 2011

Proposta di sviluppo altocasertano

Progetto Volturno Boscoasi e percorsi collinari da realizzare con la collaborazione di associazioni ambientaliste, culturali, animaliste, sportive e protezione civile ( di Mimmo Mormile).
Io credo che lo sviluppo dell'alto casertano debba passare attraverso un turismo culturale, ambientale, storico e sportivo; la valorizzazione dei prodotti tipici, dell'agricoltura che resta probabilmente la principale fonte di guadagno del territorio e i diversi siti archeologici presenti.
Il progetto si basa su: Ambiente- agricoltura- archeologia e sport
I parte Volturno Boscoasi.
1) Bonifica del fiume Volturno 1.2) attracchi nei punti di Boscoasi 1.3) Rivalutazione di angoli di particolare bellezza paesaggistica 1.3) renderlo navigabile ai fini turistici e sportivi 1.4) creare dove il Volturno costeggia il Bosco degli spazi di BoscoAsi- composizione boscoasi- strutture in legno
2)box informativo
da mettere all'ingresso di Boscoasi per fini promozionali del territorio, informativi e pubblicità delle attività da svolgere
3) capanni di avvistamento in diversi punti del fiume per osservare le fasi di migrazione degli uccelli
4) cartellonistica con descrizione della flora e della fauna presente nel bosco
5) pista ciclabile per mountain-bike
6) percorso vita per attività fisica con attrezzature sportive di vario tipo
7) capanno verde: uno spazio pedagogico per bambini , dove poter fare attività legate all'ambiente, alla creatività e all'alimentazione in collaborazione con gli enti scolastici
8)spazio vendita e assageria: luogo dove si pubblicizza e si vendono prodotti tipici della zona
9 ) area di pic-nic e ascolto musica
10) visite guidate per la conoscenza della flora e della fauna presente nel bosco

II parte
Percorsi collinari
1) recupero di vecchi sentieri e ripristino della viabilità ( animale, ciclistica e pedonale)
2)realizzazione di infrastrutture protettive ( sentieri forestali, punti di approvigionamento idrico, fasce parafuoco etc)
3) creazione di sentieri turistico- sportivo: sentieri che si collegano con castelli e siti archeologici, piste ciclabili per mountain bike e percorso vita per attività fisica
4) Composizione dei G.P.T. ( gruppi di pressione territoriale, formati da associazioni e cittadini) per il controllo del progetto alto casertano).
Io non so se questo progetto sarà realizzato, certo le difficoltà sono tante e di diversa natura, in primo luogo la politica che ci darà problemi di vario genere, noi e la nostra capacità di coinvolgere istituzioni,associazione e cittadini comuni. Però di una cosa sono certo è un progetto realizzabile, il territorio lo pemette ed è un peccato non provarci visto che il Psr termina il 2013.
Il PSR ( programma di sviluppo rurale) su percorsi collinari prevede un finanziamento fino a 550.000.000 euro, mentre per il Volturno Boscoasi Psr misura 227 Tipologia C è finanziabile fino a 16.000.000.000 di euro.

17 marzo

Siamo divisi in due: tra chi è contro e chi è a favore,
siamo divisi in due: tra chi è ricco e tra chi è povero,
siamo divisi in due: tra chi vuole il nano e chi no,
siamo divisi in due: Il nord e il Sud;
siamo ciecamente divisi, spesso però si tratta di usare il coraggio ed il dolore per unire, io non ho patrie, voglio solo che un popolo non sia diviso,voglio che un popolo sia coraggioso, voglio che un popolo non faccia scappar i suoi figli, voglio che un popolo tutt'assieme voglia vivere in un Paese unito nella solidarietà, nella fratellanza e nella libertà. Voglio un'Italia migliore e continueremo a combattere per questo.

giovedì 10 marzo 2011

l'8 marzo ed il Matese

Il Matese e l’8 marzo.
La manifestazione dell’8 marzo a Piedimonte M. è stata un racconto di festa, che ha avuto i  toni caldi dei colori dei coriandoli, che con la complicità del vento piroettavano attorno ai bellissimi quadri esposti dagli artisti del Matese.
Si è magicamente vissuta un’atmosfera mista di voci, canto,  poesia ed arte che ha sprigionato emozioni di rinnovamento e possibilità.
E’ un percorso, questo, iniziato il 13 febbraio 2011 con la manifestazione “Se non ora quando”e che vede, ancora una volta, le donne protagoniste di una mobilitazione volta a scuotere con il loro vissuto le coscienze del nostro territorio.
Si sono inizialmente alternate sul palco le voci di Emanuela di Lullo ( The dream of butterfly) e le note (articoli) che armoniosamente la Costituzione pone  in difesa della donna,  raccontate e approfondite dalla  prof.ssa Lilly di Buccio, che ha spinto la sua riflessione anche sulla “giustizia di genere”.
La poeta e artista  Fausta Visconti, che ha ricevuto il premio letterario sulle pari opportunità, ci ha incantato con la sua poesia “Donna”. Ha proseguito la Cantautrice per la Pace Agnese Ginocchio, "Donna impegnata per la Pace" che aveva aperto la manifestazione “ Se non ora quando” a Caserta. Lei ha ribadito la sua presenza nella piazza e nella mobilitazione proprio per una difesa strenua ed una valorizzazione della "Donna che osa nel nome della Pace difendere le proprie idee,  sfidare le incertezze e disarmare l' arroganza dell' uomo che considera le donne solo come un oggetto di piacere”.
E’ intervenuto, anche, il sindaco Avv. Vincenzo Cappello che ha riportato l’attenzione sulle origini della celebrazione, ricordando quel lontano marzo del 1911, quando 146 lavoratrici furono protagoniste di un devastante rogo nelle fabbriche di New York.
La riflessione si è, poi, soffermata sul ruolo combattivo che ha avuto la donna nel nostro territorio: un racconto di donne contadine, le “cafone” che nel 1911,  pur di non farsi defraudare della loro terra, della loro seppur umile esistenza, si sono ribellate all’esproprio delle terre da parte della Sme per la costruzione dell’odierna diga, a Letino, così subendo l’onta del carcere.
Dopo di che, è stata occasione gradita assistere al racconto sul palco di stralci del testo “Memorie di genere” (in prossima pubblicazione) opera nella quale si raccontano le voci, le memorie, le condizioni di lavoro e di vita di donne di Piedimonte Matese.
Un testo animato dalla presenza e voce di due donne (Dalila Fiore e Daniela Sautto) che hanno interpretato i racconti di vita di alcune donne intervistate.
Le condizioni di vita e di difficoltà del territorio, come quando si proietta la luce che attraversa un prisma di vetro,  hanno diversi colori e profondità:  si è rappresentata la condizione spesso inappagata e sofferente di una operatrice socio assistenziale, poi quella risoluta e combattiva della giovane ricercatrice e archeologa MariaChiara Scappaticcio.
Sono le donne che hanno voluto raccontarsi, sono le donne che sentendosi responsabili della deviazione nel sistema dei valori, si sono riproposte come partigiane della messa al mondo di una nuova Italia.
Quindi, e’ stata occasione per raccontare delle donne che lavorano stabilmente fuori e dentro casa, di quelle che cercano lavoro e non lo trovano, delle lavoratrici costrette al lavoro nero, delle licenziate, delle precarie, delle tante che hanno lasciato lontano le loro famiglie per occuparsi delle nostre, e delle donne ridotte in schiavitù.
La possibilità di questa narrazione è stata possibile grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, al supporto e confronto che il comitato di Piedimonte Matese “ Se non ora quando” ha avuto con il Prof. Costantino Leuci, agli artisti che hanno allietato l’evento ( tra cui tra gli altri Enzo Altieri, Riccardo Damiani), ai pittori che generosamente hanno contribuito con i loro quadri, e al lavoro alacre di Alessandro Riccitelli e Antonio Atzeni dell’Associazione per la Sinistra Matese.
Antonietta Fortini – Comitato se non ora quando Matese



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